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sabato 2 luglio 2016

Uccisi dieci di noi a Dacca.

 Non possiamo non considerare questo uno strano sabato, triste e drammatico, per tanti che sono stati feriti e per dieci italiani strappati alla vita. Un attentato a Dacca,  circostanze, appuntamenti sbagliati. Dieci di noi.                                        
Dieci famiglie che d'improvviso e senza capirne le ragioni, si trovano private di un loro affetto.  Questa non è la guerra di quei dieci, dei tanti altri che hanno perso la vita negli attentati precedenti, se è vero che il Dio di tutti è buono.  
Ma come è possibile che gente comune uccida gente comune per seminare terrori dove dovrebbe esserci amore.....Questa non è una guerra di religione.  
Certo che manterremo dignità in difesa del nostro quotidiano indifeso, che saremo forti quando sappiamo di essere deboli, che sapremo affrontare l'ignoto imprevedibile. Ma credo che tutto questo lo faremo, costretti a farlo, perché non ci sono alternative per gente comune. 
Gli squilibri attuali che hanno generato e generano odio e morte non dipendono da chi muore. 
Strano questo sabato  di cui nessuno potrà spiegare la verità.

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