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sabato 14 maggio 2016

Chi ha Paura degli Omosessuali e delle minoranze?

Mi sono spesso domandato: perché questa avversione contro gli omosessuali ? 
E più in generale verso qualunque minoranza? Talvolta l’ho riscontrata anche tra gli stessi omosessuali. 
Credo di avere trovato al riguardo delle analogie con la misoginia. (Atteggiamento d'odio o avversione nei confronti delle donne)

La legge sulle Unioni Civili, sulle coppie di fatto e omosessuali, è stata approvato l'11/05/2016 dalla Camera, con 372 VOTI A FAVORE, 51 CONTRARI E 99 ASTENUTI. Quindi una maggioranza rilevante nonostante, taluni, vogliano sminuirne la trasversalità.
Da profano credo che di fronte ad un mondo che ci crea disagio psicologico e, forse, anche sessuale invece di accettarlo, analizzarlo e ragionarci o parlarne ad esempio con uno studioso della psiche, si ha spesso una sorta di incarnata avversità, tanto a volte primordiale quanto irrazionale.
Forse ci irrita quella esibizione di libertà del mondo Lgbt (Sigla utilizzata come termine collettivo per riferirsi a persone Lesbiche,Gay,Bisessuali e Transgender ).
Quella capacità  di mostrarsi e di volerlo fare senza lacciuoli culturali e paturnie esistenziali. Mentre di contro, per motivi familiari, di ruolo, ma anche personali, ambientali, tribali, tradizionali, ecc. siamo in molti ad essere come prigionieri di tramandate concezioni trasmesseci implicitamente durante l’infanzia e l’adolescenza, attraverso canoni culturali, tanto che non riusciamo, oppure non possiamo, manifestare apertamente come vorrebbe la nostra profonda interiorità.
Di conseguenza, in modo quasi compulsivo vogliamo impedirlo agli altri poiché ci sentiamo reconditamente frustrati in quanto siamo come esclusi dalla competizione dell’amare libero e liberatorio.
E d’altronde poi tantissimi vanno, è risaputo, in "vacanza" all'estero per vivere la propria sessualità al riparo della scusa del turismo. Chi in cerca di ninfe, chi di bronzi e chi di efebi o machi in tutte le loro declinazioni: maschi, femmine, omosessuali, bisessuali, ecc. Quando, ed è ancora peggio, alcuni non sviluppano un nucleo psicotico quasi ossessivo, violento e persino omicida nei confronti degli altri.
Si riscontra  persino l’auto repressione per rifuggire dalle cosiddette tentazioni. In passato e fino al secolo scorso, ma anche oggi, c’era gente che si fustigava a sangue, o si auto mutilava per non cadere in tentazioni che viveva come non naturali. E, in alcune sette, li chiamavano persino “santi”, “maestri”. Si tentava, insomma,  di rimuovere  la sofferenza intima, incarcerando, torturando e mandando  i cosiddetti “diversi” a morte sui roghi, oppure buttandoli da qualche dirupo o palazzo (come tutt’oggi vediamo in paesi di cultura islamica estremista).
Tutto questo con la giustificazione di purificare  loro l’anima.
Trasformando, nel tempo, in mostri individuali e collettivi il risultato delle nostre paure.
Ci sono state com’è noto e lo si riscontra in talune parti del mondo tutt’ora, violente persecuzioni contro gli omosessuali, soprattutto in nazioni in cui Stato, ideologie oppure religioni, si identificano. Accadde sotto lo stalinismo  e tutt’ora prosegue, nelle stesse aree,  seppure sotto diversa matrice politica. Crudele è stato il periodo nazista che istituì i ‘’forni’’ crematori in cui finirono anche tanti omosessuali. E' paradossale scoprire, proprio su Hitler, che vi erano tante illazioni sulla sua omosessualità. Così insinuavano le “male lingue” già all’epoca del suo primo viaggio in Italia, quando ancora non era il Fuhrer. Assistiamo ancora oggi in Nazioni di tutto il mondo all’incarceramento, tortura ed esecuzione di persone, per il solo motivo di essere omosessuali.
Da mero cittadino mi appare chiaro che quando per altri camuffati interessi (siano essi politici, istituzionali, giudiziari, militari, professionali, religiosi, affaristici, di propaganda, insomma di gestione del  potere), si inizia a volere “inquadrare’’ anche la sfera intima e profonda dell’ interiorità individuale e collettiva ecco, quello è il momento più inquietante.
E non solo per la persona o il gruppo di individui che comincia ad immaginare di avere tale psicopatico, muscolare, mafioso, forzoso o divino diritto-potere, ma ancor di più per gli altri che diventano  in virtù di  leggi, sentenze o regolamentazioni  l’obiettivo di tale restrizione e brutalità.
E mi pare anche evidente che quando si comincia ad innescare un tale terrificante fondamentalismo, pure forzoso, insieme ad un conseguente automatismo dominante, nessuno ancora oggi (che io sappia) può prevederne i tragici effetti collaterali, in quanto non si è ancora riusciti a sapere fino a quanto può ‘’delirare’’ nel tempo l’atavica parte bestiale del nostro potente cervello.
Forse dovremmo, quanto meno nelle nostre Nazioni occidentali, provare tutti a parlarci senza isterismi, ideologie, integralismi, eccessi di identità ed appartenenza, megalomania, supponenza e discriminazioni, aggiungendo, tutti, una buona dose di sobrietà, tolleranza e ragionevolezza umana, con l’unico etico intento di raggiungere fini ed interessi comuni.
Almeno provarci. Poiché nessuno su questa Terra è un inviato o un unto del “Creatore”. Salvo non mistificare o peggio vaneggiare. Siamo, come ci dice la paleoantropologia moderna, tutti e solo dei recentissimi, quanto incredibili e oltremodo intelligenti primati, tanto naturalmente mortali e molto fallibili.


Adduso Sebastiano

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