
Però l'arbitro non ha ancora espulso alcuno e non si capisce qual è il fallo e se c'è il rigore questa volta.
Si
comincia a tifare e non è ancora autunno!
Alcune forze politiche fanno sapere
che voteranno no, costituzionalisti, giuristi, scienziati politici e studiosi
delle istituzioni pubbliche, professori universitari e ricercatori sottoscrivono
un manifesto a favore della riforma costituzionale.
Insomma
gli schieramenti riproducono le maggioranze e le minoranze se il testo di
riforma è stato votato da quasi il 60% di deputati e senatori.
Allora perché
ri-formare?
Non è che metterla sul personale rendendo Renzi ancora più
antipatico con tutto il suo attuale governo, serve a non ragionare di riforma e dei suoi perché?
Troppi
slogans e qualche critica pre-occupata, che preconizzano autoritarismi e perdita
di democrazia, stanno cercando di spostare le emozioni della gente da una parte
o dall’altra. Il mestiere del giocatore!
In fondo è una partita che si ripete con le stesse aperture che abbiamo conosciuto anche per i governi precedenti.
Dante ci
direbbe che se ai suoi tempi c’erano pre-potenti e corrotti oggi ci sono lo
stesso e nonostante tutte le costituzioni costate sangue. La politica di allora
come oggi, la società ed i difetti di allora come oggi.
Ogni
tentativo di costruire una società civile ideale si è scontrata sempre con quella
parte dell’uomo che nel gioco dimentica le regole o riesce a leggerle al
contrario.
E così interpretare
il proprio passato diventa relativo come prefigurare il futuro diventa una mera scommessa politica.
Il gioco
si fa duro in questi momenti: mentre i tifosi affollano gli spalti, i figli si
allontanano per cercare un lavoro o per ascoltare un concerto.
Sarà bene capire meglio?
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