La cronaca dell’altro ieri azzera i tempi, riporta il futuro al presente e
sbalordisce.
Apre confini inimmaginabili non solo per le realizzazioni in sé quanto
piuttosto per la considerazione che se le produzioni cambiano, cambiano anche
la prospettiva del lavoro ed i costi dell’economia.
La
Stampa
3D non è nuova. Fu brevettata nel 1986 per consentire di realizzare oggetti
tridimensionali che, utilizzando un software, programma dedicato, li produce, li elabora e li realizza, strato dopo strato,
proprio con una stampante 3D.
Si è arricchita poi di intelligenza meccanica
tanto da diffondersi in più ambiti della nostra vita quotidiana. Alcune
notizie?
Nel
2014 ad Utrecht è stato effettuato il primo trapianto di cranio ad un paziente di 22 anni,
realizzando la calotta cranica con un resina speciale grazie all'utilizzo di
una stampante 3D.
In
Brasile, alla cerimonia di apertura dei mondiali di calcio 2014, un giovane
paraplegico ha potuto calciare un pallone grazie ad un esoscheletro controllato
mentalmente. Il punto nevralgico dell'esoscheletro, il casco, era stato stampato
in 3D.
In
Pennsylvania è stato trapiantato perfettamente un cuore in 3D, che funziona
benissimo, grazie ad un processo dove il materiale morbido viene stampato in 3D
e riscaldato a temperatura umana per non danneggiare le molecole biologiche o
le varie cellule. Dunque un processo che può estendersi alla ricostruzione di
altre parti danneggiate in un corpo umano, modificando sostanzialmente le
insicurezze e le tecniche degli attuali trapianti.
Di
certo non è sfuggita la notizia della ricostruzione di arti che, utilizzando la
tecnica della stampa 3D abbassano notevolmente i costi e consentono l’accesso
alla risoluzione di problemi di salute.
Come
per l’atleta tedesco Denise
Schindler, medaglia d’argento del ciclismo, che ha sfruttato la scansione 3D
per la ricostruzione personalizzata di un proprio arto perso a seguito di un
incidente. Parteciperà così alle prossime Paraolimpiadi 2016 a Rio
de Janeiro. Intanto incontra il
presidente Barack Obama e il
cancelliere tedesco Angela Merkel
ed insieme hanno discusso della
tecnologia di stampa 3D e del futuro del design e della produzione.
Inizialmente
era il microonde a destare sospetti nelle cucine. Oggi è perfino superato.
Stanno già lavorando per premere
un tasto sullo smartphone
e dire alla stampante 3D di preparare la cena.
Naturalmente anche di 5 portate.
Mentre discutiamo forse la stampante è già pronta! Addio farina
per casa!
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