Buon
compleanno Repubblica!
Gli anni trascorrono cambiando le condizioni di vita per
tutto e per tutti.
Quando l’uomo nasce non sa che tipo di
esperienze potrà sperimentare e come lo modificheranno. Poi si trova a 70 anni,
rivede se stesso nei cambiamenti che ha vissuto e avverte la tensione di
migliorare per lasciare ai nipoti qualcosa che serve e che vale per non perdere il
contatto con la realtà e facendo tesoro del vissuto!
Quando la Repubblica nacque, accendendo...
le prima candelina della Costituzione, la storia non aveva ancora modificato condizioni, contesti europei e mondiali, tecnologie ed economie, pensieri, stili, insomma non aveva sperimentato quel suo impegno sul campo che dopo anni 70 anni di esercizio può rileggere.
le prima candelina della Costituzione, la storia non aveva ancora modificato condizioni, contesti europei e mondiali, tecnologie ed economie, pensieri, stili, insomma non aveva sperimentato quel suo impegno sul campo che dopo anni 70 anni di esercizio può rileggere.
Non si modificano valori eterni
come la pace, la libertà, la coesione, il rispetto, i diritti ed i doveri,
l’equità sociale, la salute ed il lavoro, l’integrazione quei valori che devono
garantire il senso ed i significati della convivenza umana e civile, ma si può e si deve riflettere sui “modi”, i limiti positivi, in cui tali
valori possano essere spendibili e raggiungibili.
E’ innegabile che oggi la Costituzione
sembra proprio mortificata anche se, sostiene il nostro presidente, l’Italia è
migliore di quello che si dice.
Sono
pienamente d’accordo quando penso alla forza ed al coraggio
di tanti concittadini che vivono con dignità una condizione alle soglie
dell’intollerabile, se penso al quotidiano essere solidali di tanti che sui
marciapiedi del loro quartiere si aiutano dandosi una mano, se penso a chi
muore per difendere la legalità, a chi non si vende pur pagando molto, a chi in
silenzio offre conforto ed assistenza a chi ha bisogno, a chi non compie il proprio dovere, a chi sente ancora di
essere cittadino e vuole esserlo con cuore e mente.
Gli italiani sono un popolo migliore di
come si dipinge ma, cara Repubblica, puoi non condividere che sono alquanto
delusi perché vedono aumentare la povertà, i disequilibri sociali, i disagi e gli svantaggi, le tasse, i
livelli dell’illegalità, di abusi, di corruzione, mentre peggiorano le condizioni di
salute, di sicurezza, il divario tra ciò che dovrebbe essere e ciò che è?
Oggi, dopo 70 anni, la tua “res
publica” è cosa diversa, nella pratica, dalla teoria della Costituzione e alla
fine il principio del “governo del
popolo” sembra proprio deviato perché un popolo non sceglierebbe mai di
essere povero, disoccupato, esodato, disagiato, non si priverebbe di cure e di
alimentazione sana, non calpesterebbe i suoi stessi diritti per garantire
privilegi di altri, non si complicherebbe la vita difendendosi da se stesso!
Ecco,
dopo le esperienze di questi 70 anni, sarebbe il caso di riflettere su quei limiti
entro i quali si esercita la sovranità?
Ti guardo sfilare e mi commuovo ma la storia ci ha cambiati!
Ti guardo sfilare e mi commuovo ma la storia ci ha cambiati!
Maria Frisella
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