seguimi

Uno spazio aperto al confronto delle idee.

giovedì 2 giugno 2016

70 anni….Orgogli e limiti.


Buon compleanno Repubblica! 
Gli anni trascorrono cambiando le condizioni di vita per tutto e per tutti.
    Quando l’uomo nasce non sa che tipo di esperienze potrà sperimentare e come lo modificheranno. Poi si trova a 70 anni, rivede se stesso nei cambiamenti che ha vissuto e avverte la tensione di migliorare per lasciare ai nipoti qualcosa che serve e che vale per non perdere il contatto con la realtà e facendo tesoro del vissuto!
Quando la Repubblica nacque, accendendo...
le prima candelina della Costituzione, la storia non aveva ancora modificato condizioni, contesti europei e mondiali, tecnologie ed economie, pensieri, stili, insomma non aveva sperimentato quel suo impegno sul campo che dopo anni 70 anni di esercizio può rileggere.
Non si modificano valori eterni come la pace, la libertà, la coesione, il rispetto, i diritti ed i doveri, l’equità sociale, la salute ed il lavoro, l’integrazione quei valori che devono garantire il senso ed i significati della convivenza umana e civile, ma si può e si deve riflettere sui “modi”, i limiti positivi, in cui tali valori possano essere spendibili e raggiungibili.
    E’ innegabile che oggi la Costituzione sembra proprio mortificata anche se, sostiene il nostro presidente, l’Italia è migliore di quello che si dice.
Sono pienamente d’accordo quando penso alla forza ed al coraggio di tanti concittadini che vivono con dignità una condizione alle soglie dell’intollerabile, se penso al quotidiano essere solidali di tanti che sui marciapiedi del loro quartiere si aiutano dandosi una mano, se penso a chi muore per difendere la legalità, a chi non si vende pur pagando molto, a chi in silenzio offre conforto ed assistenza a chi ha bisogno, a chi non compie il proprio dovere, a chi sente ancora di essere cittadino e vuole esserlo con cuore e mente.
     Gli italiani sono un popolo migliore di come si dipinge ma, cara Repubblica, puoi non condividere che sono alquanto delusi perché vedono aumentare la povertà, i disequilibri sociali, i disagi e gli svantaggi, le tasse, i livelli dell’illegalità, di abusi, di corruzione, mentre peggiorano le condizioni di salute, di sicurezza, il divario tra ciò che dovrebbe essere e ciò che è? 
      Oggi, dopo 70 anni,  la tua “res publica” è cosa diversa, nella pratica, dalla teoria della Costituzione e alla fine il principio del “governo del popolo” sembra proprio deviato perché un popolo non sceglierebbe mai di essere povero, disoccupato, esodato, disagiato, non si priverebbe di cure e di alimentazione sana, non calpesterebbe i suoi stessi diritti per garantire privilegi di altri, non si complicherebbe la vita difendendosi da se stesso!

Ecco, dopo le esperienze di questi 70 anni, sarebbe il caso di riflettere su quei limiti entro i quali si esercita la sovranità? 
Ti guardo sfilare e mi commuovo ma la storia ci ha cambiati! 
Maria Frisella

Nessun commento:

Posta un commento