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lunedì 13 giugno 2016

Ladri e bon ton! Scusi, ma lei....

Lei è armato?
Se non la infastidisce troppo posso prendere anche io un’ arma, per favore?
No, siccome lei è entrato a casa mia rompendo i vetri della finestra si potrebbe fraintendere la sua volontà di derubarmi, per cominciare. Avrebbe potuto entrare dalla porta scassando la serratura, ma non sarebbe stato ancora legittimo pensarlo. Potrebbe essere solo paranoia. Allora se fosse così gentile da farmi capire se mai volesse derubarmi, sopraffarmi o fare del male al mio bambino o a chi è a casa in questo momento, sarebbe un chiarimento necessario. Perché? Perché se lei è entrato a casa mia sapendo che ci siamo, mi fa sospettare che possa fare del male a qualcuno…specie se, come vedo, non è solo.
 
    No, non faccia così, non si alteri se sono sorpreso, in fondo le rivolgo semplici domande! Cosa dice? Che potrei usare le risposte contro di lei?
Si, lo so, che il delinquente potrei essere io se solo prendessi un’arma anche io per difendermi, o se facessi del male io a lei. Sono inospitale, è vero, ma è un’ora insolita ed un modo altrettanto strano per una visita e non la conosco nemmeno. Perché non ha bussato?
     Certo che può fare suoi il mio portafoglio, la poca argenteria di casa, le fedi al dito. anche se sono cari a me e a mia moglie e mi sono costati fatica e lavoro, tanto lavoro, ma non sarà mai per questo che adesso sarei giustificabile se sento forte una certa rabbia e molta paura! Non stia a preoccuparsi, lei che un’arma la possiede pur senza essere autorizzato, perché a me non lo hanno permesso. Io non sono considerato un soggetto a rischio.  
     Probabile piuttosto che lei abbia più paura di me e devo comprendere che magari questa circostanza la rende nervoso. Potrebbe perfino reagire facendo del male a qualcuno dei miei. La sua sarebbe difesa, la mia certamente intolleranza. In fondo sono a casa mia e non ho il diritto di essere sceriffo anche se non l’ho invitata.
    No, non tocchi mia moglie e mio figlio, nemmeno mia mamma che è anziana, anzi la informo che soffre di cuore, perché di certo lei non ha avuto il tempo di accertarsene. Non ho colpa se nel mio portafoglio non ci sono soldi. Ma se aspetta un giorno potrei anche fare un mutuo!
     E’ adirato perché crede che io non la stia ritenendo un capitale umano come piuttosto valuto i miei familiari? Perché non le chiedo come si chiama e che cosa fa nella vita? Perché ho paura che lei possa prendere a pugni e a calci me e la mia famiglia?  Possa usare inconsultamente la sua arma?
    Già, è vero, non le ho nemmeno chiesto se ha intenzione di usarla! Certo se lei se l’è portata appresso…ma sarà la mia ripetuta paranoia!
No, ma cosa pensa, che io le stia facendo perdere tempo?
Non creda nemmeno per un istante che possa trattenerla abusivamente, ho frequentato una buona scuola, sa,  e sono educato.
     Non rompa nulla per favore, non imbratti il muro che ho appena tinteggiato, non chiamerò nessuno prima che lei abbia rubato o malmenato altrimenti ci farei proprio la figura dello screanzato che ha immaginato il reato senza poterlo dimostrare.
    Anzi, lo prende un caffè mentre mi picchia sull’altra guancia? Così ho il tempo di capire che intenzioni ha e, se e come, potrei difendere me e la mia famiglia.
Non correrei mai il rischio di sentirmi eccessivamente responsabile dei miei cari e delle mie cose, io li ho e lei forse no, altrimenti anche lei li apprezzerebbe.
Ma meno che mai voglio essere ritenuto colpevole pubblicamente! 

Si calmi per favore, ho già le ossa rotte.....
Maria Frisella

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