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domenica 19 giugno 2016

Chi prenderà più castagne in questi ballottaggi?


 Cosa c’ entra il “ballottaggio” con le castagne?
Nella Torre della Castagna, a Firenze,  otto secoli fa, i Priori delle Arti che vi si riunivano per assumere decisioni, esprimevano il loro voto mettendo  una castagna in un sacchetto. I Priori contavano poi le ballotte,  perché, sempre in fiorentino, la castagna bollita si chiamava “ballotta”.
Ecco dunque da quale storia deriva il termine ballottaggio per le votazioni decisive. Certo qualcuno si rifà al francese ballotage, altri all'arabo ballut, altri ancora al  greco balanos, ma sempre richiamando nella traduzione l’antico significato di castagna.
Probabile che la castagna una volta fosse maggiormente valutata prima di essere sostituita da palline di cera, di metallo o di legno anche di colori diversi a secondo del voto, fino ad arrivare alle schede di…carta!

Peccato che non si possa dire che l’uno o l’altro dei sindaci che saranno eletti potrà …togliere le castagne dal fuoco!

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