Cosa c’ entra il “ballottaggio” con le castagne?
Nella Torre della Castagna, a
Firenze, otto secoli fa, i Priori delle
Arti che vi si riunivano per assumere decisioni, esprimevano il loro voto mettendo
una castagna in un sacchetto. I Priori
contavano poi le ballotte, perché, sempre
in fiorentino, la castagna bollita si chiamava “ballotta”.

Probabile che la castagna
una volta fosse maggiormente valutata prima di essere sostituita da palline di
cera, di metallo o di legno anche di colori diversi a secondo del voto, fino ad
arrivare alle schede di…carta!
Peccato
che non si possa dire che l’uno o l’altro dei sindaci che saranno eletti potrà …togliere
le castagne dal fuoco!
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