seguimi

Uno spazio aperto al confronto delle idee.

sabato 23 aprile 2016

PERCHE’ OCCORRE UN NUOVO 25 APRILE...

Cittadini, lavoratori! Sciopero generale contro l'occupazione tedesca, contro la guerra fascista, per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine. Come a Genova e a Torino, ponete i tedeschi di fronte al dilemma: arrendersi o perire.
Con queste parole Sandro Pertini proclama  lo sciopero generale, Milano, 25 aprile 1945.
A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale.”
Proposta del presidente del Consiglio Alcide De Gasperi del 22 aprile 1946.
Da allora la ricorrenza venne inserita tra le festività nazionali.

C’era in quei giorni uno spirito nazionale che univa tutti gli italiani e che portò al referendum abrogativo della monarchia che vide per la prima volta al voto le donne.
Il tributo di questa festa, ogni anno, è dedicato alla resistenza. A uomini e donne che offrirono la loro vita perché le generazioni future avessero la speranza. Avessero le libertà che di li a pochi mesi furono impresse sulla Costituzione Italiana perché nessuno, mai, potesse dimenticarle.
Cosa ne è stato di quello spirito? Perché milioni di cittadini sono stati abbandonati, nelle loro difficoltà, da classi politiche tese solo a garantirsi fette sempre più ampie di potere? Come siamo arrivati a dimenticare che il lavoro, l’istruzione, l’equità fiscale, la salute, il libero pensiero sono stati i valori per cui uomini e donne hanno offerto le loro sofferenze? Come è successo che l’Italia è finita in mano a banditi che, a tutti i livelli, emanano e applicano leggi in perfetto contrasto con lo spirito della costituzione? Come è possibile che diritti dei lavoratori, frutto di conquiste di decenni di lotta, vengano cancellati in una notte e la mascalzonata viene coperta dal risalto che i media hanno dato a quattro lacrime di coccodrillo? Dove sono finiti quegli uomini e quelle donne che, smesso il fucile, hanno imbracciato la penna per scrivere le garanzie delle generazioni future?
Cosa sta succedendo alle coscienze dei politici che, a colpi di invenzioni legislative, stanno massacrando un popolo abbandonato a se stesso? Senza lavoro, garanzie, diritti con l’unica speranza di vedere i propri figli partire per avere il riconoscimento dei loro sacrifici. Come può un intera classe politica giocare, nei salotti televisivi di conduttori prezzolati, a Risiko con le vite degli italiani? Tutto è diventato marketing, si mente sapendo di mentire con truppe cammellate che, in attesa o in riconoscimento di posizioni privilegiate, fanno da corollario gaudente alle vuote parole del politichetto di turno. Si ascoltano previsioni che saranno puntualmente smentite, si gioisce se un indicatore economico sale dello 0,1% come se questo fosse risolutivo alle rapine di verità e giustizia che ogni giorno, convinti di non essere osservati, questi incapaci ci propinano. Si inventano dinamiche assolutorie che spostano le responsabilità su chi li ha preceduti con annunci pirotecnici condizionati sulle loro scelte future.
Quando, il popolo italiano, prenderà coscienza che occorre un nuovo 25 aprile? Di nuovi De Gasperi, Valiani, Pertini, Don Luigi Sturzo, Berlinguer, Moro…


Carlo Mocera

Nessun commento:

Posta un commento